Lunghezza Km 8,70 – Tempo di percorrenza 2 ore
Partendo dalla Base seguendo la strada bianca in direzione nord est, si supera la Torretta, la sbarra di accesso e giunti al primo bivio si gira a sinistra (subito dopo una seconda sbarra )
Dopo 900 metri circa si sbuca in via Gallo, strada asfaltata. Si gira a sx fino ad arrivare, dopo 300 metri, in via Brunori ( strada Monteviale – Ignago) si svolta a dx e si prosegue in salita in direzione Madonna delle Grazie. Percorsi circa 400 metri prendere la strada in salita a sinistra: Strada False
Attenzione ripetiamo : stiamo percorrendo Via False, mentre dobbiamo girare a sx in Strada False
Dopo poco finisce l’asfalto ed inizia una strada sterrata con saliscendi panoramico. Sulla nostra sinistra, possiamo ammirare i colli, con i paesi di Sovizzo Colle e di Gambugliano. Si prosegue sempre dritti oltrepassando il bivio per Gambugliano ( strada bianca in discesa, che noi non prendiamo) fino ad arrivare di nuovo sulla strada asfaltata in prossimità della chiesetta di Madonna delle Grazie. Si svolta a destra in salita, sulla strada asfaltata, e subito dopo la chiesa si gira a sinistra in discesa in direzione Costabissara. Al secondo tornante all’altezza di una fontana in disuso si imbocca il sentiero di via Longa indicato dalla tabella in legno di un segnavia. Si prosegue in salita, usciti dal bosco seguendo la traccia sul prato e piegando a sx fino al successivo segnavia ( che segna via Longa nel senso opposto al nostro, perché noi stiamo percorrendo il sentiero al contrario ) poi sempre avanti in direzione est.
Giungiamo sulla sommità della collina. Qui la traccia attraversa una piccola conca, che serviva come luogo d’osservazione del fronte per i soldati italiani durante la prima guerra mondiale: si vedono infatti tutte le montagne vicentine dal Gruppo del Carega al Monte Grappa. Questa piccola “opera militare” fa parte di un progetto di fortificazioni e strade sulle dorsali tra le valli Agno e Leogra, tra Campogrosso e Vicenza, che è stato realizzato solo parzialmente tra il 1916 e il 1918.
Scendiamo sul prato verso est fino al successivo segnavia. Le targhe sono due, noi seguiamo quella che segna Costabissara e indica di entrare nel bosco ( l’altra indica Via Longa, per noi direzione sbagliata ) Proseguiamo diritti nel sentiero che si inoltra nel bosco. Il sentiero fa un’ampia curva a destra e, quando comincia a girare a sinistra, facciamo attenzione al sentiero che dobbiamo imboccare che gira a destra. Qui scendiamo verso sud-ovest per ripido sentierino nel bosco fino a sbucare dietro alla Casa Bianca Fontanelle ( che potete riconoscere dalla piscina ) Ora il sentiero si allarga in una comoda strada bianca, che si segue in salita. Dopo circa 10 minuti si arriva in vista della fattoria Perozzo ( casa in ristrutturazione ) e si lascia la strada bianca, girando a sx, in direzione sud est. La strada diventa di terra battuta e più sconnessa, prosegue in discesa fino a raggiungere una curva a gomito, dove si può ammirare la piana di Costabissara e più in fondo la periferia di Vicenza. Attenzione, non prendere il sentiero che scende sul prato di fronte a noi, proseguiamo invece per la strada principale, che ora diventa un sentiero in mezzo ai campi, fino a raggiungere il segnavia che indica sulla sx il sentiero dell’Orco in discesa ( che non imbocchiamo ). Proseguiamo dritti e seguiamo il sentiero che costeggia i campi coltivati alla nostra sx. Qui il sentiero e poco visibile, ma basta costeggiare i campi alla nosta sx fino ad arrivare ai margini del bosco. Qui giriamo a sx di 90°, ( non imboccare il sentiero in salita che entra nel bosco ) teniamo il bosco alla nostra dx. Finito di costeggiare il campo giriamo ancora a sx di 90 ° e dopo avere incontrato un piccolo ruscello ( spesso asciutto ) si entra nel bosco girando a dx. Qui il sentiero è ben segnato e prosegue in leggera salita fino a sbucare in un prato. Seguiamo il sentiero, che in estate può essere solo accennato, ma non possiamo sbagliare perché costeggia il bosco alla nostra sx, e in breve sbuca, in prossimità di una casa, su un sentiero molto più evidente. Si tiene la dx e si cammina costeggiando un prato sulla nostra dx, con una bella vista sui colli Berici. Alla fine del prato si entra nel bosco, si segue il sentiero in discesa e dopo poco si incontra il bivio che all’andata abbiamo preso per andare a in via Gallo.Si prosegue dritti e in pochi minuti si arriva in base.